I soldi per acconti e saldi, al di là di poche imprese e contribuenti rimasti “sani” nel post-covid, rischiano di arrivare, è già stato autorevolmente detto, dall’usura e dal riciclaggio. Il comparto agricolo sarà tra i più colpiti, insieme al commercio al dettaglio, al turismo, alla ristorazione. Al di là delle funeste – ma sempre centrate – previsioni della CGIA di Mestre, abbiamo fatto una simulazione in base al fatturato (stimato) delle mafie, ad oggi immaginabile in 400 miliardi di euro annui. Di questi, circa 150 sono oggetto di riciclaggio, ovvero di reimmissione nell’economia legale, dove pagano dazio, è chiaro, in quanto il reinvestimento deve perforza (l’ho più volte detto e spiegato) sfociare in affari formalmente leciti (così come si fa nei mercati legali, seguendo le regole base del diritto e dell’economia).
L’articolo del Prof. Razzante per Agricolae https://www.agricolae.eu/razzante-l-ingorgo-fiscale-lo-risolveranno-le-mafie/